Sassari

Atti sacrileghi a Sassari e Sorso, il Popolo della Famiglia Sardegna: “Gesti ignobili”

Antonello Deiana: “Gli autori trovino il coraggio di scusarsi e di restituire quanto trafugato”

Atti sacrileghi a Sassari e Sorso, il Popolo della Famiglia Sardegna: “Gesti ignobili”

Di: Redazione Sardegna Live


Il Popolo della Famiglia Sardegna interviene in seguito ai due episodi nella Chiesa di San Pantaleo, a Sorso, e nella Chiesa di Santa Maria di Betlem, a Sassari.

"Nella cittadina della Romangia, alcune persone ancora non identificate, sono entrate nei giorni scorsi in Chiesa e hanno deciso di scaraventare a terra la statua della Vergine raffigurante l’Immacolata Concezione danneggiandone le mani e alcune parti della veste. Il tutto è avvenuto in pieno giorno - dice la nota stampa del Popolo della Famiglia Sardegna - A Sassari, invece, è stata rubata dal presepe esposto nella Chiesa di Santa Maria di Betlem, la statuetta di Gesù Bambino. La vicenda, come previsto, ha indignato la comunità parrocchiale e sui social i cittadini hanno espresso tutto il loro disappunto e la loro rabbia per chi si è reso colpevole di un gesto così poco civile e miserabile".

Antonello Deiana, coordinatore per il nord Sardegna del Popolo della Famiglia, ha dichiarato in merito: "Quello che è avvenuto nei giorni scorsi, prima a Sassari e poi a Sorso denota, ancora una volta, il disprezzo di alcuni cittadini per le cose Sacre. Questi signori, è bene precisarlo, non comprendono che quelle, pur essendo delle statue, hanno per tanti credenti un significato profondo e sono di aiuto nell’interfacciarsi con Dio soprattutto in periodi storici come questo in cui è facile perdere i riferimenti e in cui la fede è spesso messa a dura prova da calamità naturali, guerre e pandemie".

"Agli autori dei gesti vandalici chiedo di ripensare a quanto hanno fatto - prosegue Deiana - e, se possibile, scusarsi con la comunità parrocchiale o, perlomeno, con i sacerdoti che ne guidano il cammino di fede. Alla comunità di San Pantaleo e al parroco don Luca Collu, alla comunità di Santa Maria di Betlem e ai frati francescani che la guidano, esprimo la mia solidarietà e quella del Popolo della Famiglia, con la speranza che questi episodi non siano provocati da un ormai dilagante odio religioso verso la Chiesa Cattolica".

"Nel caso di Sassari – conclude Deiana - voglio sperare che quanto prima venga restituita la statua del Bambinello Gesù perchè sino a febbraio, come già programmato, possa continuare a brillare nel presepe allestito per le festività natalizie".

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